L'ossessione per Metacritic fa male ai videogiochi.
In questo articolo MCV espone il pensiero di diversi sviluppatori di videogiochi che sono contrari a Metacritic, o meglio, al peso che questo sito assume all'interno del mercato videoludico. Il voto di Metacritic infatti è usato come criterio per determinare la qualità di un gioco, e da questo dipendono addirittura i bonus di guadagno per gli sviluppatori e il valore delle azioni della software house in questione.
"Il problema è come l'audience e l'industria dei videogiochi tratta Metacritic. L'idea che non valga la pena comprare un gioco, o che i suoi sviluppatori abbiano fallito e non meritino bonus se il suo voto è sotto 80 o addirittura 85, porterà ad avere giochi uguali tra loro e non interessanti, sviluppati secondo quello che funziona nel sistema di Metacritic. Questo danneggia l'innovazione nei giochi main stream." Oil Welsh, editor per Eurogamer.
"Capisco il desiderio di semplificare concetti complicati in sistemi facili da comprendere; ultimamente però credo che i voti delle recensioni siano veleno per l'industria dei videogiochi." Imre Jele, co-fondatore di Bossa Studios.
"Ci sono così tanti fattori che dare un punteggio non ha senso. Alcune persone usano il voto come scorciatoia per giudicare un prodotto, ma c'è così tanto che non viene preso in considerazione." David Braben di Frontier Developments.
Ma non tutti pensano che Metacritic abbia tutto questo potere:
"Quello che importa a noi è la risposta dei giocatori e come i social possono spargere la voce riguardo a giochi che meritano." Jason Kingsley, fondatore di Rebellion.
Welsh ha aggiunto: "Minecraft, il gioco più creativo e più venduto della scorsa decade, è diventato un successo mondiale prima ancora di avere un voto su Metacritic."
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