Chi Siamo
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Grazie.
Chi siamo stati
Nintendo Galaxy nasce nel maggio del 2011, spinto da una passione viscerale per il mondo Nintendo.
In un’epoca in cui i social non avevano ancora saturato la rete e l’informazione videoludica viaggiava attraverso pochi canali autorevoli e grandi eventi come l’E3, le micro-community tematiche iniziavano a ritagliarsi spazi propri, offrendo approfondimenti autentici e contenuti editoriali ricercati.
In questo contesto, Nintendo Galaxy ha vissuto cinque anni intensi, raccontando con entusiasmo e uno stile distintivo alcuni dei momenti più significativi della storia recente di Nintendo: il lancio del 3DS, il reveal di Wii U, la crisi economica dell’azienda, la perdita del presidente Satoru Iwata, l’ingresso nel mondo mobile e la misteriosa attesa del “Project NX”, poi diventato Nintendo Switch.
È stato un viaggio ricco di emozioni, intuizioni e creatività, condiviso con una community affiatata e curiosa.
Cosa è oggi
Dopo anni di silenzio, Nintendo Galaxy ritorna, questa volta con un’impostazione nuova e personale. Ho deciso di riprendere questo nome, questo dominio, e dargli una nuova forma.
Non un portale di notizie, né una testata: oggi Nintendo Galaxy è una wiki leggera, essenziale, senza pubblicità né distrazioni. Un luogo dove trovare informazioni su personaggi, giochi, console ed epoche del mondo Nintendo, raccontati con uno stile diretto, minimale e rispettoso del tempo del lettore.
Cosa vogliamo fare
L’obiettivo di Nintendo Galaxy oggi è offrire uno spazio ordinato, curato e sempre aggiornato per chi cerca riferimenti chiari, ben scritti e privi di rumore.
Una piccola biblioteca digitale in costante evoluzione, pensata per esplorare con semplicità la storia e l’identità del mondo Nintendo.
Il progetto è ispirato al lavoro di Antonio Lupetti con Algebrica, che ringrazio per essere stato, e continuare a essere, una fonte di ispirazione fondamentale.
Spero che ciò che troverai qui possa piacerti, incuriosirti, e magari anche farti tornare bambino, anche solo per qualche minuto.
Grazie,
Francesco.
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