Pubblicato da
Francesco Consalvo
•
maggio 04, 2025
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chevron_rightNome completo:
Nintendo Entertainment System (Famicom in Giappone)
chevron_rightData di uscita: 15 luglio 1983 (Giappone, come Famicom), 18 ottobre 1985 (Nord America), 1 settembre 1986 (Europa)
chevron_rightGenerazione: Terza generazione
chevron_rightSupporto fisico: Cartucce proprietarie
chevron_rightTitoli celebri: Super Mario Bros., The Legend of Zelda, Metroid, Donkey Kong, Mega Man, Castlevania
chevron_rightUnità vendute: Oltre 61,91 milioni in tutto il mondo
chevron_rightCPU: Ricoh 2A03 (variante del MOS Technology 6502) a 1,79 MHz (NTSC) o 1,66 MHz (PAL)
chevron_rightGPU: Ricoh 2C02 PPU (Picture Processing Unit)
chevron_rightMemoria: 2 KB di RAM interna
chevron_rightPredecessore: Nintendo Game & Watch, Color TV-Game
chevron_rightSuccessore: Super Nintendo Entertainment System (SNES)
chevron_rightData di uscita: 15 luglio 1983 (Giappone, come Famicom), 18 ottobre 1985 (Nord America), 1 settembre 1986 (Europa)
chevron_rightGenerazione: Terza generazione
chevron_rightSupporto fisico: Cartucce proprietarie
chevron_rightTitoli celebri: Super Mario Bros., The Legend of Zelda, Metroid, Donkey Kong, Mega Man, Castlevania
chevron_rightUnità vendute: Oltre 61,91 milioni in tutto il mondo
chevron_rightCPU: Ricoh 2A03 (variante del MOS Technology 6502) a 1,79 MHz (NTSC) o 1,66 MHz (PAL)
chevron_rightGPU: Ricoh 2C02 PPU (Picture Processing Unit)
chevron_rightMemoria: 2 KB di RAM interna
chevron_rightPredecessore: Nintendo Game & Watch, Color TV-Game
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Nintendo Entertainment System: La Console che Salvò l'Industria Videoludica
Il Nintendo Entertainment System, conosciuto anche come NES, rappresenta uno dei capitoli più importanti nella storia dei videogiochi. Lanciato in un periodo di profonda crisi per l'industria videoludica, il NES non solo riuscì a risollevare le sorti di un mercato in declino, ma stabilì anche le fondamenta dell'impero Nintendo e definì l'intero panorama dei videogiochi casalinghi per gli anni a venire. La console, con il suo design iconico, controllata da un sistema di qualità rigoroso e supportata da titoli di straordinaria qualità, divenne rapidamente un simbolo culturale per un'intera generazione.
Le Origini: Dal Giappone al Mondo
La storia del NES inizia in Giappone, dove nel 1983 Nintendo lanciò il Family Computer, affettuosamente abbreviato in "Famicom". Caratterizzato da un design compatto e colorato, con controller rossi fissati ai lati della console, il Famicom ottenne un successo immediato nel mercato nipponico. Tuttavia, il contesto internazionale era ben diverso: l'industria dei videogiochi nordamericana stava attraversando quello che oggi è noto come "crash dei videogiochi del 1983", un collasso del mercato causato dalla saturazione di prodotti di bassa qualità e dalla sfiducia dei consumatori.
Quando Nintendo decise di espandere il proprio business negli Stati Uniti, si trovò di fronte a una sfida commerciale senza precedenti. I rivenditori erano estremamente riluttanti ad accogliere una nuova console videogiochi dopo il recente tracollo del mercato. Per superare questa resistenza, Nintendo riprogettò completamente l'estetica della console, trasformandola in un sistema dall'aspetto più simile a un VCR che a una console tradizionale, con un design grigio e nero sobrio ed elegante. Questa strategia di marketing fu brillante: Nintendo presentò il NES non come una console da gioco, ma come un "Entertainment System", enfatizzando accessori come il R.O.B. (Robotic Operating Buddy) e la NES Zapper per distanziarsi dall'immagine ormai compromessa delle console precedenti.
L'Architettura Tecnologica: Semplicità ed Efficacia
Dal punto di vista tecnico, il NES era costruito attorno al processore Ricoh 2A03, una variante modificata del celebre MOS Technology 6502, operante a 1,79 MHz nelle versioni NTSC (Nord America e Giappone) e a 1,66 MHz nelle versioni PAL (Europa). Questa CPU, sebbene non particolarmente potente rispetto ad altre tecnologie dell'epoca, offriva un buon compromesso tra costi e prestazioni. La GPU, denominata Picture Processing Unit (PPU), permetteva di visualizzare fino a 25 colori contemporaneamente su schermo da una palette di 54 colori, con una risoluzione di 256×240 pixel.
La memoria RAM era estremamente limitata per gli standard moderni, con soli 2 KB di RAM disponibili per il sistema. I giochi erano distribuiti su cartucce proprietarie che contenevano tipicamente da 8 KB a 1 MB di ROM, e alcune cartucce più avanzate includevano chip aggiuntivi per espandere le capacità del sistema, come il MMC (Memory Management Controller) che permetteva di creare giochi più complessi e di dimensioni maggiori.
Un elemento distintivo dell'hardware del NES era il controller, noto come NES Gamepad, che introdusse il D-pad a croce direzionale (progettato originariamente da Gunpei Yokoi per i Game & Watch), i pulsanti A e B e i tasti Start e Select. Questo design è diventato la base per praticamente tutti i controller moderni, dimostrando la visione lungimirante di Nintendo nell'ergonomia dei controlli.
Il Sistema di Controllo Qualità: Il Sigillo di Garanzia Nintendo
Una delle innovazioni più significative introdotte da Nintendo con il NES fu il rigoroso sistema di controllo qualità, simboleggiato dal "Nintendo Seal of Quality". Questo sistema fu implementato come risposta diretta al crash del 1983, causato in parte dalla proliferazione di giochi di scarsa qualità. Nintendo creò un chip di sicurezza (il 10NES) all'interno della console che permetteva di eseguire solo cartucce autorizzate, e impose agli sviluppatori terzi severe restrizioni contrattuali, limitando il numero di giochi che potevano pubblicare annualmente e sottoponendo ogni titolo a un processo di approvazione.
Sebbene queste politiche fossero controverse e abbiano portato a diverse azioni legali negli anni successivi, il risultato immediato fu un notevole innalzamento della qualità media dei giochi disponibili sulla piattaforma. Questo contribuì enormemente a ristabilire la fiducia dei consumatori nei videogiochi come forma di intrattenimento di qualità.
I Giochi che Hanno Definito un'Era
Il catalogo del NES comprende alcuni dei giochi più influenti e rivoluzionari della storia. Super Mario Bros., creato dal genio di Shigeru Miyamoto, non solo definì il genere platform, ma stabilì anche Mario come mascotte ufficiale Nintendo e icona globale della cultura pop. Il gioco, con i suoi livelli brillantemente progettati, la fisica responsiva e la colonna sonora indimenticabile composta da Koji Kondo, vendette oltre 40 milioni di copie e divenne il titolo più venduto per una singola piattaforma fino all'avvento di Wii Sports nel 2006.
The Legend of Zelda introdusse il concetto di avventura open-world non lineare, con un vasto mondo da esplorare liberamente e numerosi segreti da scoprire. Il gioco innovò includendo una batteria interna nella cartuccia per salvare i progressi, una caratteristica rivoluzionaria per l'epoca. Metroid, con la sua atmosfera cupa e il gameplay basato sull'esplorazione, gettò le basi per il genere "Metroidvania" e sorprese i giocatori con la rivelazione che la protagonista, Samus Aran, era in realtà una donna, sfidando gli stereotipi di genere prevalenti nei videogiochi dell'epoca.
Altri titoli fondamentali includevano Mega Man, noto per la sua straordinaria difficoltà e la libertà di scegliere l'ordine in cui affrontare i livelli; Castlevania, che combinava horror gotico e action platforming; Final Fantasy, che portò i giochi di ruolo alla ribalta nel mercato occidentale; e Punch-Out!!, un innovativo gioco di boxe che richiedeva tempismo e strategia piuttosto che semplice button-mashing.
Il NES non fu solo una piattaforma per le prime party Nintendo, ma accolse anche numerosi sviluppatori terzi di talento come Capcom, Konami, Square, Tecmo e Enix, che crearono franchise duraturi tuttora attivi. La diversità e la qualità di questi titoli contribuirono a creare una library straordinariamente ricca che copriva praticamente ogni genere videoludico esistente all'epoca.
L'Impatto Culturale ed Economico
È difficile sovrastimare l'impatto che il NES ha avuto sulla cultura popolare globale. La console è entrata nelle case di milioni di famiglie in tutto il mondo, introducendo al mondo dei videogiochi una generazione intera di bambini che oggi sono adulti appassionati di gaming. I personaggi e le musiche dei giochi NES sono diventati icone culturali riconoscibili anche per chi non ha mai giocato alla console.
Dal punto di vista economico, il NES ha generato un business multimiliardario, vendendo oltre 61,91 milioni di unità in tutto il mondo e più di 500 milioni di cartucce. Questo successo commerciale ha trasformato Nintendo da una piccola azienda giapponese produttrice di carte da gioco e giocattoli in uno dei colossi dell'intrattenimento mondiale, con un valore di mercato che ha superato persino quello di compagnie storiche come Sony durante il picco della sua popolarità.
L'influenza del NES si estese ben oltre il settore dei videogiochi: generò serie animate televisive, film, merchandise, fumetti e persino cereali per la colazione. "The Wizard", un film del 1989 che presentava in anteprima Super Mario Bros. 3, è emblematico di come Nintendo fosse riuscita a integrare la propria presenza in tutti gli aspetti della cultura popolare.
Le Varianti Regionali e le Revisioni
Nel corso del suo ciclo vitale, il NES subì diverse revisioni hardware. La versione originale nordamericana, con il suo caratteristico sistema di inserimento frontale delle cartucce (front-loader), era notoriamente soggetta al problema del "blinking screen", causato dal deterioramento del connettore a 72 pin. Per risolvere questo problema, nel 1993 Nintendo rilasciò il NES-101, comunemente noto come "top-loader", con un design più compatto e un sistema di inserimento delle cartucce dall'alto più affidabile.
In Europa, la console fu distribuita con un design molto simile a quello nordamericano, ma con modifiche per adattarsi agli standard televisivi PAL. In Giappone, il Famicom originale mantenne il suo design rosso e bianco per tutta la sua vita commerciale, ma vide l'introduzione di periferiche esclusive come il Famicom Disk System, un add-on che permetteva di utilizzare floppy disk proprietari invece delle cartucce, offrendo giochi più economici e la possibilità di salvare i progressi.
In alcuni mercati, come quello sudcoreano, furono distribuite versioni clone autorizzate della console, come l'Hyundai Comboy, adattate alle specificità locali. Esistevano anche numerose versioni non ufficiali, specialmente nei mercati dove Nintendo non aveva una presenza ufficiale, come nell'Europa dell'Est e in Russia, dove il "Dendy" divenne estremamente popolare nei primi anni '90.
L'Eredità e l'Influenza sul Gaming Moderno
Anche dopo la fine della sua vita commerciale ufficiale, con l'ultimo gioco pubblicato in Nord America nel 1994, l'influenza del NES è rimasta viva attraverso i decenni. I franchise nati sulla console, come Mario, Zelda, Metroid e Mega Man, continuano a prosperare su piattaforme moderne, mantenendo molti degli elementi di gameplay che li hanno resi popolari in origine.
L'impatto del NES si estende anche alle pratiche commerciali dell'industria videoludica. Il modello di business basato su hardware proprietario venduto a prezzo contenuto e profitti generati principalmente attraverso le licenze software è diventato lo standard per l'intero settore console. Allo stesso modo, il concetto di "piattaforma chiusa" con controllo rigoroso sui contenuti pubblicati è stato adottato, seppur con variazioni, da tutti i principali produttori di console successivi.
Il design del controller NES, con il suo D-pad e la disposizione dei pulsanti, ha influenzato praticamente ogni controller successivo. Anche i controller moderni, con le loro funzionalità avanzate come giroscopi e trigger analogici, mantengono elementi fondamentali introdotti dal NES Gamepad.
Nel mondo dello sviluppo di videogiochi, i titoli del NES continuano a essere studiati per il loro design elegante ed efficiente, che riusciva a creare esperienze ricche e coinvolgenti nonostante le severe limitazioni tecniche. Questa filosofia di "fare di più con meno" ha ispirato una fiorente scena indie moderna che abbraccia limitazioni tecniche volontarie per stimolare la creatività.
Rinascita Attraverso la Retrogaming Renaissance
A partire dagli anni 2000, il NES ha goduto di una rinascita di popolarità grazie al fenomeno del retrogaming. I giochi e l'hardware originali sono diventati oggetti da collezione ricercati, con alcune cartucce rare che raggiungono valori di migliaia di euro. Nintendo ha cavalcato questa onda nostalgica rilasciando nel 2016 il NES Classic Edition, una versione miniaturizzata della console originale con 30 giochi preinstallati. Nonostante fosse inteso come prodotto limitato, il suo straordinario successo commerciale ha dimostrato quanto fosse ancora forte l'attaccamento del pubblico alla console originale.
I giochi del NES sono stati resi disponibili anche attraverso la Virtual Console su piattaforme successive come Wii, Wii U e 3DS, e più recentemente attraverso il servizio Nintendo Switch Online, permettendo alle nuove generazioni di sperimentare questi classici. Nel frattempo, un'attiva comunità di sviluppatori indipendenti continua a creare nuovi giochi per l'hardware NES originale, dimostrando la straordinaria longevità della piattaforma.
Gli speedrunner e i modder hanno trovato nei giochi NES un terreno fertile per le loro attività, scoprendo glitch e meccaniche nascoste anche decenni dopo il rilascio originale. Eventi come l'annuale "Awesome Games Done Quick" presentano regolarmente speedrun di giochi NES che attirano milioni di spettatori online.
Le Figure Chiave Dietro il Successo
Il successo del NES non sarebbe stato possibile senza il contributo di figure visionarie all'interno di Nintendo. Hiroshi Yamauchi, allora presidente dell'azienda, prese la coraggiosa decisione di espandere nel mercato nordamericano nonostante il recente crash del settore. Masayuki Uemura fu il principale progettista hardware del sistema, creando una console potente ma economicamente accessibile. Gunpei Yokoi, oltre a progettare il D-pad che sarebbe diventato standard per i controller, creò franchise come Metroid e Kid Icarus.
Shigeru Miyamoto, probabilmente il game designer più celebre al mondo, diede vita a Super Mario Bros. e The Legend of Zelda, stabilendo principi di design che sono ancora studiati e applicati oggi. Takashi Tezuka collaborò strettamente con Miyamoto su molti titoli fondamentali, mentre Koji Kondo compose colonne sonore indimenticabili nonostante le severe limitazioni audio della console.
Nel mercato occidentale, Howard Phillips, conosciuto come il "Game Master" di Nintendo of America, e Minoru Arakawa, primo presidente di Nintendo of America, furono strumentali nell'adattare la strategia di marketing giapponese per un pubblico americano scettico. La rivista Nintendo Power, lanciata nel 1988, divenne un importante canale di comunicazione con i fan, costruendo una comunità appassionata attorno alla console.
L'Evoluzione Tecnica: Innovazioni e Limiti
Sebbene oggi possa sembrare primitivo, il NES rappresentava un significativo passo avanti rispetto alle console domestiche precedenti come l'Atari 2600. Il sistema audio, capace di generare fino a cinque canali simultanei (due onde quadre, un'onda triangolare, un canale di rumore e un canale PCM a 7-bit per campioni audio), permise ai compositori di creare musiche complesse e riconoscibili che sono diventate parte integrante della cultura popolare.
Le limitazioni tecniche della console, come il limite di sprite visualizzabili contemporaneamente su una singola scanline (causando il famoso "flickering" in giochi affollati) o il numero limitato di colori, spinsero gli sviluppatori a trovare soluzioni creative, come le tecniche di palette-swapping per simulare più colori o l'uso strategico dello scrolling per mascherare le limitazioni hardware.
Con l'evoluzione dei giochi nel corso della vita della console, gli sviluppatori impararono a sfruttare al massimo l'hardware, implementando chip speciali nelle cartucce per espandere le capacità del sistema. Il chip MMC3, ad esempio, permise effetti avanzati come lo split-screen in Super Mario Bros. 3, mentre il chip VRC6 utilizzato in Castlevania III in Giappone aggiunse canali audio extra per una colonna sonora più ricca (questa versione migliorata purtroppo non arrivò in occidente).
Il NES e la Società: Trasformazione dell'Intrattenimento Domestico
Il NES cambiò radicalmente il modo in cui le famiglie interagivano con la televisione, trasformandola da un medium passivo a uno interattivo. Per molti bambini degli anni '80, il NES rappresentò la prima esperienza con un computer o un dispositivo elettronico interattivo, stimolando interesse per la tecnologia e persino per la programmazione.
Dal punto di vista sociologico, il NES contribuì alla creazione di una cultura videoludica condivisa. I bambini si scambiavano segreti e strategie nei cortili delle scuole, creando un patrimonio di conoscenza collettiva prima dell'avvento di internet. Le riviste di videogiochi prosperarono, pubblicando guide e anticipazioni che venivano divorate dai giovani appassionati.
Non mancarono le controversie: alcuni genitori ed educatori espressero preoccupazione per il tempo che i bambini dedicavano ai videogiochi, e si diffuse il mito che giocare potesse danneggiare la vista o causare problemi comportamentali. Nintendo rispose a queste preoccupazioni enfatizzando il valore educativo di alcuni titoli e implementando il Nintendo Seal of Quality anche come garanzia di contenuti appropriati per tutte le età.
Curiosità
- Il NES fu inizialmente lanciato con il robot R.O.B. (Robotic Operating Buddy) come accessorio, una strategia per presentare la console come un giocattolo elettronico piuttosto che una console di gioco, aggirando così la diffidenza dei rivenditori dopo il crash del 1983.
- La versione originale del NES in Nord America utilizzava un sistema di inserimento delle cartucce frontale (front-loader) che si rivelò problematico a causa dell'ossidazione dei connettori, portando al famoso problema dello schermo lampeggiante che molti giocatori "risolvevano" soffiando nelle cartucce (una pratica che in realtà accelerava il deterioramento).
- In Giappone, il Famicom (versione giapponese del NES) aveva controller collegati permanentemente alla console e un microfono incorporato nel secondo controller, utilizzato in pochissimi giochi.
- Il primo prototipo del NES presentato alle fiere commerciali americane era completamente diverso dal design finale e assomigliava più a un computer che a una console da gioco.
- Nintendo produsse una versione del NES specificatamente per gli ospedali e gli hotel chiamata "Nintendo M82", che permetteva di giocare a più titoli da un'unica unità.
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