Pubblicato da
Francesco Consalvo
•
maggio 05, 2025
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chevron_rightNome completo:
Nintendo DS
chevron_rightData di uscita: 21 novembre 2004 (Nord America), 2 dicembre 2004 (Giappone), 11 marzo 2005 (Europa)
chevron_rightGenerazione: Settima generazione
chevron_rightSupporto fisico: Cartucce proprietarie DS, retrocompatibilità con cartucce Game Boy Advance
chevron_rightTitoli celebri: New Super Mario Bros., Nintendogs, Brain Training, Pokémon Diamante e Perla, Mario Kart DS, Animal Crossing: Wild World
chevron_rightUnità vendute: Oltre 154 milioni (incluse tutte le varianti DS)
chevron_rightCPU: Processore ARM9 a 67 MHz (principale) e ARM7 a 33 MHz (secondario)
chevron_rightDisplay: Due schermi LCD da 3 pollici (uno touch screen), risoluzione 256×192 pixel ciascuno
chevron_rightMemoria: 4 MB di RAM principale
chevron_rightConnettività: Wi-Fi IEEE 802.11b, PictoChat, DS Download Play
chevron_rightAlimentazione: Batteria agli ioni di litio ricaricabile (6-10 ore di gioco)
chevron_rightPredecessore: Game Boy Advance (2001)
chevron_rightSuccessore: Nintendo 3DS (2011)
chevron_rightData di uscita: 21 novembre 2004 (Nord America), 2 dicembre 2004 (Giappone), 11 marzo 2005 (Europa)
chevron_rightGenerazione: Settima generazione
chevron_rightSupporto fisico: Cartucce proprietarie DS, retrocompatibilità con cartucce Game Boy Advance
chevron_rightTitoli celebri: New Super Mario Bros., Nintendogs, Brain Training, Pokémon Diamante e Perla, Mario Kart DS, Animal Crossing: Wild World
chevron_rightUnità vendute: Oltre 154 milioni (incluse tutte le varianti DS)
chevron_rightCPU: Processore ARM9 a 67 MHz (principale) e ARM7 a 33 MHz (secondario)
chevron_rightDisplay: Due schermi LCD da 3 pollici (uno touch screen), risoluzione 256×192 pixel ciascuno
chevron_rightMemoria: 4 MB di RAM principale
chevron_rightConnettività: Wi-Fi IEEE 802.11b, PictoChat, DS Download Play
chevron_rightAlimentazione: Batteria agli ioni di litio ricaricabile (6-10 ore di gioco)
chevron_rightPredecessore: Game Boy Advance (2001)
chevron_rightSuccessore: Nintendo 3DS (2011)
Nintendo DS: La Rivoluzione Portatile a Due Schermi
Il Nintendo DS ha rappresentato una delle più audaci e rivoluzionarie innovazioni nel panorama delle console portatili. Lanciato nel 2004, il suo nome "DS" sta per "Dual Screen" (doppio schermo), caratteristica che ha definito non solo l'aspetto estetico ma l'intera filosofia di gioco della console. Con questo dispositivo, Nintendo ha dimostrato ancora una volta la propria capacità di reinventare il concetto stesso di videogioco, puntando sull'innovazione piuttosto che sulla mera potenza tecnologica.
L'Origine di una Rivoluzione
Quando Satoru Iwata assunse la presidenza di Nintendo nel 2002, l'azienda stava attraversando un periodo di riflessione strategica. Il Game Boy Advance dominava il mercato portatile, ma la competizione con Sony e Microsoft nel settore delle console domestiche si faceva sempre più agguerrita. Fu in questo contesto che prese forma la filosofia "Blue Ocean", teorizzata da Iwata stesso: anziché competere direttamente nel "mare rosso" della potenza grafica e del realismo, Nintendo avrebbe creato un proprio "oceano blu" di innovazione e accessibilità.
Il Nintendo DS nacque proprio come incarnazione di questa visione. Presentato al pubblico durante l'E3 del 2004, venne inizialmente considerato un "terzo pilastro" dell'offerta Nintendo, accanto al Game Boy Advance e al GameCube. Tuttavia, il suo successo fu talmente immediato e travolgente da renderlo rapidamente l'erede designato della linea Game Boy.
Design e Innovazioni Tecniche
L'elemento più distintivo del Nintendo DS era indubbiamente la configurazione a conchiglia con due schermi. Lo schermo inferiore era sensibile al tocco e poteva essere utilizzato con un pennino incluso nella confezione o direttamente con le dita. Questa caratteristica, all'epoca rivoluzionaria nel campo delle console portatili, permetteva modalità di interazione completamente nuove. I giochi potevano ora utilizzare lo schermo inferiore come superficie di disegno, come tastiera virtuale o come pannello di controllo, mentre quello superiore manteneva la visualizzazione principale del gioco.
Il DS includeva anche un microfono integrato, permettendo il controllo vocale in alcuni titoli, e introdusse la connettività Wi-Fi per il gioco online, caratteristica che il predecessore Game Boy Advance non possedeva nativamente. La retrocompatibilità con i titoli GBA rappresentava un ulteriore punto di forza, offrendo ai giocatori l'accesso a un'ampia libreria di giochi sin dal lancio.
Il design originale del DS, soprannominato retrospettivamente "DS phat" o "DS originale", era piuttosto robusto e squadrato. Nel 2006, Nintendo lanciò il Nintendo DS Lite, una revisione più sottile, leggera e luminosa che divenne rapidamente la versione più popolare della console. Le successive iterazioni includono il DSi (2008), con fotocamera integrata e funzionalità ampliate, e il DSi XL (2009), con schermi significativamente più grandi.
L'Impatto sul Mercato
Il successo commerciale del Nintendo DS fu senza precedenti. Con oltre 154 milioni di unità vendute considerando tutte le varianti, è ancora oggi la seconda console più venduta della storia, superata solo dal PlayStation 2. Questo trionfo fu particolarmente significativo considerando che avvenne in un periodo in cui molti analisti prevedevano la fine delle console portatili dedicate a causa della crescente diffusione degli smartphone.
Diversi fattori contribuirono a questo successo straordinario. In primo luogo, Nintendo riuscì ad ampliare notevolmente la demografica dei giocatori. Titoli come "Brain Training" (noto anche come "Brain Age") e "Nintendogs" attraevano un pubblico di "non-giocatori" - adulti, donne e anziani che tradizionalmente non si consideravano videogiocatori. La campagna pubblicitaria "Touch Generations" sottolineava proprio questa accessibilità e questo appeal trasversale.
Inoltre, il DS beneficiò di un supporto eccezionale da parte degli sviluppatori, sia first-party che third-party. La peculiare configurazione hardware stimolò la creatività, portando alla nascita di generi completamente nuovi e all'adattamento innovativo di formule classiche. Il prezzo relativamente contenuto e la lunga durata della batteria completavano un pacchetto estremamente attraente per un'ampia fascia di consumatori.
La Libreria di Giochi
La forza del Nintendo DS risiede nella sua straordinaria libreria di oltre 2000 titoli, caratterizzata da una diversità e originalità raramente viste prima. Le produzioni first-party di Nintendo stabilirono nuovi standard creativi: "New Super Mario Bros." riportò la serie alle sue radici bidimensionali con un successo clamoroso, vendendo oltre 30 milioni di copie; "Nintendogs" trasformò la cura di cuccioli virtuali in un fenomeno globale; "Animal Crossing: Wild World" creò una comunità virtuale che anticipava alcune dinamiche dei social media.
La serie "Brain Training" inaugurò il filone dei "giochi educativi" per adulti, mentre "Pokémon Diamante e Perla" sfruttarono brillantemente la connettività Wi-Fi per arricchire l'esperienza collezionistica. Anche classici Nintendo come "The Legend of Zelda", "Mario Kart" e "Metroid" trovarono nuova vita grazie alle possibilità offerte dal doppio schermo e dal touch screen.
Gli sviluppatori third-party contribuirono in modo significativo al successo della piattaforma. Square Enix portò sul DS numerosi giochi di ruolo di alta qualità, tra cui diversi capitoli di "Final Fantasy" e "Dragon Quest". Capcom rinnovò la serie "Phoenix Wright: Ace Attorney", perfettamente adattata alle funzionalità touch della console. Level-5 creò la popolarissima serie "Professor Layton", mentre Atlus pubblicò titoli di nicchia ma di altissima qualità come "Etrian Odyssey".
La facilità di sviluppo e i costi contenuti rispetto alle console HD dell'epoca permisero anche a studi più piccoli di creare giochi innovativi come "Elite Beat Agents", "Trauma Center", "Hotel Dusk" e "The World Ends with You", titoli che sfruttavano in modo creativo e originale le caratteristiche uniche del DS.
L'Eredità Culturale
L'influenza del Nintendo DS si estende ben oltre i confini dell'industria videoludica. La console ha contribuito a normalizzare l'uso del touch screen come interfaccia primaria, anticipando la rivoluzione degli smartphone che sarebbe esplosa pochi anni dopo con l'iPhone. Il concetto di "casual gaming" - esperienze di gioco accessibili, immediate e fruibili in brevi sessioni - è stato in gran parte definito dal successo del DS e della sua libreria.
Il DS ha anche cambiato la percezione pubblica dei videogiochi. La capacità di attrarre un pubblico diversificato e non tradizionale ha dimostrato che i videogiochi potevano essere uno strumento di intrattenimento universale, non limitato a specifiche fasce demografiche. La console è diventata un fenomeno culturale in Giappone, dove era comune vedere persone di tutte le età utilizzarla sui mezzi pubblici, e ha contribuito significativamente alla diffusione della cultura videoludica giapponese in Occidente.
Nel settore educativo, il DS ha aperto la strada all'uso dei dispositivi elettronici come strumenti didattici. Numerose scuole in tutto il mondo hanno sperimentato l'uso del DS e di titoli come "Brain Training" per supportare l'apprendimento, soprattutto nell'ambito della matematica e della logica.
L'evoluzione: le versioni successive
Il successo del Nintendo DS originale ha portato a diverse revisioni hardware che hanno perfezionato e ampliato la formula iniziale. Il Nintendo DS Lite, lanciato nel 2006, rappresenta forse la versione più iconica della console. Con un design più elegante, schermi più luminosi e una maggiore efficienza energetica, il DS Lite ha conquistato un pubblico ancora più vasto, diventando un vero e proprio accessorio alla moda.
Nel 2008, Nintendo ha fatto un ulteriore passo avanti con il Nintendo DSi, che ha integrato due fotocamere (una frontale e una posteriore), aumentato la potenza di elaborazione e la memoria, e introdotto il DSi Shop per il download di software digitale. Questa versione ha segnato un'evoluzione significativa, avvicinando la console al concetto di dispositivo multimediale portatile, pur mantenendo il focus primario sul gaming.
L'ultima iterazione, il Nintendo DSi XL (2009), ha risposto alle esigenze di un pubblico più maturo con schermi notevolmente più grandi (93% più ampi rispetto al DSi standard), migliorando la leggibilità e l'esperienza visiva complessiva. Questa versione si è rivelata particolarmente popolare tra gli adulti e gli anziani, consolidando la posizione del DS come console trasversale e intergenerazionale.
Il Nintendo DS e l'Era Digitale
Sebbene il DS sia stato concepito principalmente come piattaforma per giochi su supporto fisico, con il DSi Nintendo ha iniziato a esplorare la distribuzione digitale attraverso il DSi Shop. Questo servizio online permetteva di acquistare e scaricare piccoli giochi chiamati "DSiWare", anticipando l'importanza che i marketplace digitali avrebbero assunto negli anni successivi.
La console ha anche introdotto molti giocatori all'esperienza di gioco online. Titoli come "Mario Kart DS", "Pokémon" e "Animal Crossing: Wild World" permettevano di sfidare o interagire con giocatori di tutto il mondo attraverso la connessione Wi-Fi, spesso utilizzando il servizio gratuito Nintendo Wi-Fi Connection. Sebbene le funzionalità online fossero meno sofisticate rispetto agli standard attuali, rappresentavano un notevole passo avanti rispetto alle precedenti generazioni di console portatili.
Inoltre, il DS è stato un pioniere nell'ambito della realtà aumentata nei videogiochi. Titoli come "Face Raiders" (preinstallato sul 3DS ma che sfruttava concetti sviluppati durante l'era DS) utilizzavano le fotocamere per integrare elementi del mondo reale nell'esperienza di gioco, aprendo la strada a future innovazioni in questo campo.
La Fine di un'Era e l'Eredità
Con l'arrivo del Nintendo 3DS nel 2011, l'era del DS iniziò gradualmente a concludersi, sebbene la produzione di giochi sia continuata fino al 2013-2014. Il 3DS, pur rappresentando un'evoluzione tecnologica con il suo display stereoscopico 3D senza bisogno di occhiali, manteneva molti degli elementi che avevano reso il DS un successo: la configurazione a doppio schermo, il touch screen e un approccio innovativo al gameplay piuttosto che alla pura potenza grafica.
Oggi, l'eredità del Nintendo DS è visibile in molti aspetti dell'industria videoludica. La filosofia di Iwata di "Blue Ocean Strategy" ha continuato a guidare Nintendo attraverso il successo della Wii e, più recentemente, della Switch. L'enfasi sull'innovazione nell'interfaccia utente piuttosto che sulla potenza bruta ha influenzato l'approccio di molte aziende allo sviluppo hardware.
Da un punto di vista collezionistico, il DS sta vivendo una rinascita di interesse. Molti giochi della piattaforma sono ora considerati classici, con alcuni titoli rari che raggiungono prezzi considerevoli sul mercato secondario. La facilità con cui è possibile preservare i giochi DS (essendo su cartuccia piuttosto che su supporti ottici soggetti a deterioramento) garantisce che questa importante pagina della storia videoludica possa essere apprezzata anche dalle generazioni future.
Il Nintendo DS rimane un esempio brillante di come l'innovazione significativa, piuttosto che l'inseguimento di specifiche tecniche sempre più elevate, possa portare a un successo duraturo nell'industria dei videogiochi. La sua influenza si estende ben oltre i confini della sua generazione, avendo contribuito a ridefinire cosa significhi creare e giocare ai videogiochi nel XXI secolo.
Curiosità
- Il nome in codice del Nintendo DS durante lo sviluppo era "Project Nitro".
- Il software PictoChat, preinstallato su ogni DS, permetteva di comunicare tramite messaggi scritti e disegnati con altri possessori della console nel raggio di poche decine di metri, senza necessità di internet.
- La retrocompatibilità con Game Boy Advance era possibile grazie alla presenza di un secondo processore identico a quello del GBA, che si attivava quando si inseriva una cartuccia GBA nello slot dedicato.
- Il Nintendo DS è stato la prima console Nintendo a utilizzare un marchio completamente nuovo dal lancio del Game Boy nel 1989, abbandonando temporaneamente il nome "Game Boy" che aveva dominato il mercato portatile per 15 anni.
- In Giappone, il DS è stato ampiamente adottato nelle scuole come strumento educativo, con software specificamente sviluppato per l'apprendimento della matematica, della lingua inglese e di altre materie.
- L'interfaccia iniziale del Nintendo DS è stata progettata da Toshio Iwai, un artista digitale giapponese noto per le sue opere che combinano musica e tecnologia.
- La versione originale del DS poteva eseguire homebrew software tramite una falla di sicurezza nota come "DS Download Play", permettendo agli appassionati di sviluppare software non ufficiale per la console.
- Il gioco "Nintendogs" per DS è stato ispirato direttamente da un hobby personale di Shigeru Miyamoto, che aveva recentemente adottato un cane al momento dello sviluppo.
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