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Electronic Entertainment Expo

chevron_rightNome evento: Electronic Entertainment Expo (E3)
chevron_rightPrima edizione: 1995
chevron_rightLuogo principale: Los Angeles, California (USA)
chevron_rightFrequenza: Annuale (fino al 2019), irregolare dal 2020
chevron_rightOrganizzazione: Entertainment Software Association (ESA)

Electronic Entertainment Expo: La Vetrina Mondiale dei Videogiochi

L'Electronic Entertainment Expo, universalmente conosciuto come E3, ha rappresentato per decenni l'evento più importante e atteso dell'industria videoludica mondiale. Nato nel 1995 come risposta alla necessità di uno spazio dedicato esclusivamente ai videogiochi, separato dalle fiere elettroniche generaliste, l'E3 è rapidamente diventato il palcoscenico privilegiato dove le più grandi aziende del settore hanno presentato le loro innovazioni tecnologiche, nuove console e titoli destinati a segnare la storia del medium.

Le Origini e l'Evoluzione

La prima edizione dell'E3 si tenne nel maggio 1995 presso il Los Angeles Convention Center, struttura che sarebbe diventata la casa "storica" dell'evento. La fiera nacque dall'iniziativa della neonata Interactive Digital Software Association (IDSA, poi diventata ESA), fondata l'anno precedente per rappresentare gli interessi dell'industria videoludica americana. Il primo E3 vide la partecipazione di circa 40.000 visitatori e fu subito teatro di annunci storici: fu qui che SEGA svelò il Saturn e Sony presentò ufficialmente la prima PlayStation al pubblico americano.

Nel corso degli anni, l'evento è cresciuto esponenzialmente in termini di visitatori, espositori e risonanza mediatica, trasformandosi da semplice fiera commerciale a vero e proprio fenomeno culturale. L'E3 ha attraversato diverse fasi evolutive, adattandosi ai cambiamenti dell'industria: dal formato originale aperto solo agli addetti ai lavori, alla breve parentesi del 2007-2008 quando venne ridimensionato e spostato a Santa Monica con il nome di "E3 Media & Business Summit", fino al ritorno in grande stile al Convention Center di Los Angeles e all'apertura al pubblico avvenuta ufficialmente nel 2017.

L'Era d'Oro: Gli Anni 2000-2010

Il primo decennio degli anni 2000 ha rappresentato probabilmente l'apice dell'influenza dell'E3. In questo periodo, l'evento si è affermato come il momento cruciale dell'anno videoludico, capace di dettare l'agenda dell'intero settore. Le conferenze delle "tre grandi" – Nintendo, Sony e Microsoft – erano attese con trepidazione da milioni di appassionati in tutto il mondo. La rivalità tra queste aziende rendeva ogni E3 un'occasione di confronto diretto, dove vincitori e vinti venivano decretati dall'opinione pubblica in base all'impatto delle loro presentazioni.

Tra i momenti più iconici di questa fase si ricordano: l'annuncio della PlayStation 2 nel 1999, la prima apparizione di Xbox nel 2001, la presentazione del prototipo di Nintendo Revolution (poi Wii) nel 2005 e il debutto del controller PlayStation Move nel 2009. Questo periodo ha visto anche l'evoluzione delle conferenze stampa pre-E3, che da semplici presentazioni tecniche si sono trasformate in veri e propri spettacoli mediatici, con scenografie elaborate, ospiti speciali e momenti teatrali studiati per massimizzare l'impatto presso il pubblico e la stampa.

Nintendo all'E3: Una Storia di Alti e Bassi

Il rapporto tra Nintendo e l'E3 è stato complesso e in continua evoluzione. Nelle prime edizioni, l'azienda di Kyoto partecipava all'evento con entusiasmo, utilizzandolo come piattaforma principale per i suoi annunci più importanti. L'E3 1996 vide la presentazione ufficiale del Nintendo 64, mentre nel 2001 fu il turno del GameCube. La conferenza del 2004 è passata alla storia per l'annuncio di The Legend of Zelda: Twilight Princess, che provocò una reazione entusiasta senza precedenti dal pubblico presente.

Dal 2011, però, Nintendo ha iniziato a differenziarsi dai concorrenti, abbandonando il formato della tradizionale conferenza stampa in favore di presentazioni pre-registrate, chiamate "Nintendo Direct", integrate da eventi dal vivo come il "Nintendo Treehouse". Questa scelta riflette la filosofia aziendale di Nintendo, sempre più orientata a comunicare direttamente con i fan secondo i propri tempi e modalità, piuttosto che adattarsi alle convenzioni dell'industria.

Nonostante questo cambio di strategia, l'E3 è rimasto un appuntamento fondamentale per Nintendo, che ha continuato a utilizzare la fiera per permettere alla stampa e al pubblico di provare in anteprima i suoi titoli più attesi. Momenti memorabili includono l'annuncio di The Legend of Zelda: Breath of the Wild nel 2016, presentato come titolo di lancio per la allora misteriosa Nintendo Switch (all'epoca ancora nota con il nome in codice "NX"), e l'annuncio di Super Smash Bros. Ultimate nel 2018, accompagnato da uno showcase completo di tutti i personaggi disponibili nel gioco.

I Momenti Indimenticabili dell'E3

Nel corso della sua storia, l'E3 ha generato innumerevoli momenti iconici che sono rimasti impressi nella memoria collettiva degli appassionati. Oltre agli annunci di Nintendo già citati, impossibile non ricordare la presentazione di Halo 2 da parte di Microsoft nel 2003, la dimostrazione di Metal Gear Solid 2 al primo E3 del nuovo millennio, il celebre "299 dollari" pronunciato da Sony durante l'annuncio del prezzo della prima PlayStation, o ancora la sorprendente apparizione di Keanu Reeves sul palco di Microsoft per presentare Cyberpunk 2077 nell'edizione 2019.

Altrettanto memorabili sono stati alcuni momenti di imbarazzo o fallimento tecnico, come il controller Kinect che non funzionava durante la demo di Kinect Star Wars, la conferenza Konami del 2010 con l'indimenticabile "One million troops", o la presentazione di Wii Music del 2008, con Shigeru Miyamoto che simulava di suonare una batteria virtuale tra lo scetticismo generale. Questi episodi, per quanto negativi, sono diventati parte del folklore dell'E3, dimostrando come la fiera sia sempre stata un evento "dal vivo" con tutti i rischi e le imperfezioni che ciò comporta.

L'Impatto Culturale e Mediatico

Nel corso degli anni, l'E3 ha trasceso il suo ruolo di fiera di settore per diventare un vero e proprio evento mediatico globale. L'evoluzione delle tecnologie di comunicazione ha amplificato la sua portata: dalle prime coperture su riviste specializzate, si è passati alle dirette streaming viste da milioni di spettatori in tutto il mondo. Siti web, YouTuber e streamer hanno costruito vere e proprie carriere attorno alla copertura dell'evento, analizzando ogni annuncio e speculando sulle possibili sorprese per mesi prima dell'inizio della fiera.

L'E3 ha anche svolto un ruolo fondamentale nel legittimare culturalmente il medium videoludico. La presenza di celebrità, l'attenzione dei media generalisti e la crescente sofisticazione delle presentazioni hanno contribuito a elevare la percezione pubblica dei videogiochi, non più visti come semplice intrattenimento per bambini ma come forma d'arte e industria di primo piano nell'economia creativa mondiale.

Il Declino e la Trasformazione

A partire dalla metà degli anni 2010, diversi fattori hanno iniziato a minare la centralità dell'E3 nell'ecosistema videoludico. L'affermarsi di piattaforme di comunicazione diretta come i Nintendo Direct, i PlayStation State of Play o gli Xbox Inside ha permesso alle aziende di comunicare con il pubblico durante tutto l'anno, senza dover concentrare tutti gli annunci in un singolo evento. Parallelamente, altre fiere come la Gamescom in Germania, il Tokyo Game Show in Giappone e la PAX negli Stati Uniti hanno guadagnato importanza, offrendo alternative sia alle aziende che ai visitatori.

La crisi è diventata evidente nel 2019, quando Sony ha deciso per la prima volta di non partecipare all'evento. La pandemia di COVID-19 ha poi inferto un duro colpo all'E3: l'edizione 2020 è stata cancellata, mentre quella del 2021 si è svolta interamente in formato digitale. Nel 2022, l'evento è stato nuovamente cancellato, mentre nel 2023 l'ESA ha annunciato una collaborazione con ReedPop (organizzatore di eventi come il PAX e il New York Comic Con) per un rilancio dell'E3 che poi non si è concretizzato. Nel gennaio 2024, l'ESA ha ufficialmente annunciato la fine definitiva dell'E3, segnando la conclusione di un'era per l'industria videoludica.

L'Eredità dell'E3

Nonostante la sua conclusione ufficiale, l'eredità dell'E3 rimane indelebile. Per quasi tre decenni, l'evento ha scandito il ritmo dell'industria videoludica, ha creato aspettative, ha lanciato tendenze e ha permesso ai giocatori di tutto il mondo di sentirsi parte di una grande comunità globale. L'E3 ha rappresentato un punto di riferimento non solo commerciale ma anche emotivo per milioni di appassionati, che ogni anno attendevano con trepidazione le novità dei loro publisher e sviluppatori preferiti.

Il formato dell'E3 continua a influenzare il modo in cui le aziende presentano i loro prodotti, con eventi digitali come il Summer Game Fest che cercano di replicarne l'energia e l'impatto mediatico. Le grandi conferenze stampa, le demo giocabili in anteprima, i trailer spettacolari e le sorprese dell'ultimo minuto rimangono strumenti di marketing fondamentali, codificati e perfezionati proprio durante gli anni d'oro dell'E3.

Inoltre, l'E3 ha contribuito a creare una particolare cultura della "hype" e dell'attesa che caratterizza tuttora l'industria videoludica. La capacità di generare entusiasmo attraverso annunci strategici e presentazioni curate nel minimo dettaglio è diventata una competenza essenziale per qualsiasi azienda del settore, un'eredità diretta dell'approccio teatrale e spettacolare tipico dell'E3.

Il Futuro degli Eventi Videoludici

Con la fine dell'E3, il panorama degli eventi videoludici è entrato in una nuova fase di evoluzione. Il Summer Game Fest, creato dal giornalista e presentatore Geoff Keighley (già figura di spicco dell'E3 come conduttore dell'E3 Coliseum), si è affermato come il principale erede spirituale della fiera di Los Angeles. Parallelamente, eventi digitali come la Nintendo Direct o l'Xbox Games Showcase hanno acquisito sempre maggiore importanza, permettendo alle aziende di comunicare direttamente con i fan senza intermediari.

Questa frammentazione riflette i cambiamenti più ampi dell'industria videoludica, sempre più diversificata e globale. La necessità di un singolo grande evento centralizzato è diminuita in un'epoca in cui la comunicazione digitale permette di raggiungere istantaneamente milioni di persone in tutto il mondo. Ciò non significa, tuttavia, che gli eventi fisici siano destinati a scomparire: fiere come la Gamescom continuano a registrare numeri record di visitatori, dimostrando che esiste ancora un forte desiderio di esperienze dal vivo e di contatto diretto con i giochi e i loro creatori.

Il futuro potrebbe vedere un modello ibrido, in cui grandi eventi digitali globali si alternano a fiere fisiche più orientate all'esperienza diretta dei giocatori, creando un ecosistema diversificato in grado di soddisfare le esigenze di tutte le componenti dell'industria: sviluppatori, publisher, media e, soprattutto, i giocatori.

Nintendo Dopo l'E3

Per Nintendo, la fine dell'E3 rappresenta sia una sfida che un'opportunità. L'azienda di Kyoto, che aveva già iniziato a distaccarsi dal formato tradizionale dell'evento anni prima della sua conclusione, ha ormai perfezionato il proprio modello comunicativo basato sui Nintendo Direct, trasmissioni pre-registrate che possono essere programmate strategicamente durante tutto l'anno.

Questo approccio si allinea perfettamente con la filosofia aziendale di Nintendo, sempre orientata a seguire il proprio percorso piuttosto che le tendenze del mercato. L'assenza dell'E3 permette a Nintendo di concentrarsi ancora di più sul proprio calendario di uscite e annunci, senza dover necessariamente adattarsi ai tempi imposti da un evento esterno.

Allo stesso tempo, però, Nintendo perde un'importante vetrina fisica dove mostrare i suoi prodotti a media e pubblico. Le aree Nintendo all'E3 erano sempre tra le più affollate e fotografate, offrendo esperienze di gioco curate nei minimi dettagli e occasioni di contatto diretto con i fan. Per compensare questa perdita, è probabile che l'azienda potenzierà ulteriormente eventi come il Nintendo World Championships o parteciperà più attivamente ad altre fiere internazionali, oltre a continuare l'espansione del proprio programma di negozi ufficiali Nintendo Store in tutto il mondo.

Curiosità

  • Il primo E3 del 1995 si tenne dal 11 al 13 maggio, con un costo di ingresso di 300 dollari per i partecipanti professionali.
  • L'edizione del 2005 detiene il record di presenze con oltre 70.000 visitatori, un numero che portò l'ESA a ridimensionare l'evento negli anni successivi.
  • Nintendo ha presentato per la prima volta la sua celebre console Wii (allora chiamata Revolution) all'E3 del 2005, ma ha mostrato solo il controller durante la conferenza, mantenendo segreta la console stessa.
  • L'E3 2013 è ricordato come uno degli eventi più divisivi, con la presentazione di Xbox One (criticata per le politiche sui giochi usati) e PS4 (acclamata per il focus sui videogiochi), che hanno segnato l'inizio della generazione di console precedente.
  • L'edizione virtuale dell'E3 2021 ha avuto più di 31 milioni di stream visualizzati in tutto il mondo, dimostrando come l'interesse per l'evento fosse ancora notevole nonostante il formato digitale.
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