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Perché giocare a The Legend of Zelda su Nintendo Switch.

Conosciamo bene la fama di questa saga, ma è sempre bello ripercorrere le ragioni per cui Zelda è davvero un'esperienza unica nel suo genere.

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La conferenza privata di Toru Iwatani al Milan Games Week + curiosità su Pac-Man.

La conferenza privata di Toru Iwatani al Milan Games Week + curiosità su Pac-Man.

In quest'edizione del Milan Games Week, colui che ha inaugurato la fiera è stato proprio il papà di Pac-Man, Toru Iwatani. Ospite speciale per il 35° anniversario della pallina gialla.

Venerdì stesso, in tarda serata, ho partecipato alla conferenza privata tenutasi nella sala "Bolaffio" della fiera Milanocity, dove Toru Iwatani ha eseguito una presentazione in powerpoint.

Ha iniziato a parlare della sua autobiografia, inserendo cos'ha fatto prima e dopo la realizzazione di Pac-Man.

La parte interessante della presentazione, è arrivata appunto quando ha iniziato a spiegare come ha realizzato il gioco che l'ha reso noto in tutto il mondo.
Innanzitutto, tutti conoscono Pac-Man, perché è un gioco semplicissimo, pensato per tutti.
Iwatani, raccontò pure che pensò anche alle donne durante la realizzazione.
Come lui raccontò, parecchi anni fa le ragazze non erano molto attratte dai videogiochi. Però Pac-Man fu molto amato da loro perché l'obiettivo del gioco non era uccidere (come nella maggior parte dei giochi), ma mangiare e questa piccola, grande caratteristica l'ha reso un gioco per TUTTI.
Un'altra cosa interessante che Iwatani ci raccontò nell'aula, fu il simpatico aneddoto di come gli venne in mente l'aspetto della pallina gialla.
Stava semplicemente mangiando una pizza, e quando tolse una fetta, "indovinate cosa apparve?" cit.
Subito dopo l'indovinello che ci pose, ci regalò anche un pensiero molto carino: "Devo ringraziare l'Italia per aver inventato la Pizza, che mi ha permesso di creare Pac-Man."

Poi iniziò a parlare dei mitici fantasmini del suo gioco: BlinkyInkyPinky e Clyde. Ci disse che ogni fantasmino l'aveva progettato singolarmente per ostacolare Pac-Man in modi diversi. Perché "se tutti i fantasmini seguissero Pac-Man allo stesso modo, si creerebbe un'onda infinita".
L'ultima curiosità sulla palletta gialla, sta nel nome. Perché PAC-MAN?
La risposta è perché in giapponese il termine "pacu-pacu" significa "mangia, mangia".
Alla fine della sua presentazione, ha iniziato a parlare dei lavori che sta portando avanti al Politecnico di Tokyo.
Il suo primo progetto è basato sull'idea di unire in un unico prodotto: il giocatore, il controller, e lo schermo. La soluzione è infatti una "Gaming Suit".
Ho provato a cercare su internet qualche foto, ma non ne ho trovata nemmeno una, questo vuol dire che è stata presentata per la prima volta in questa conferenza.
Quindi ve la descrivo: il video dimostrativo faceva vedere una persona con indosso una tuta composta da led colorati. La tuta emulava una versione del gioco Pac-Man, dove per far spostare la pallina gialla, bisognava eseguire dei movimenti facendola scorrere per le braccia, e poi giù per le gambe. Iwatani disse che questa "Gaming Suit" avrebbe aiutato i giocatori anche a muoversi facendo ginnastica.
Il suo secondo progetto, è quello di realizzare una console per non vendenti, in modo da far giocare anche loro.
Invece il terzo ed ultimo progetto, è basato sempre sulla realizzazione di una console, in grado di funzionare senza una batteria elettrica, per poter far giocare anche i bambini dell'Africa.
Toru Iwatani ha dei progetti davvero molto ambiziosi, che se riusciranno nel loro intento, potranno divertire anche i bambini che non possono in un modo o nell'altro giocare.

Per finire, il game designer, ci ha regalato a tutti un grande consiglio per chi avrà intenzione di sviluppare qualche videogioco:
"Quando pensate ad un gioco da voler creare, non fatelo solo per voi stessi, ma mettetevi nei panni di chi lo giocherà divertendosi".

E' stata davvero interessante la sua presentazione. E' riuscito a creare un gioco semplice, da primo impatto, per tutti, che è stato in grado di divertire un sacco di giocatori. E dopo 35 anni di successo, ha voluto tramandarci le sue emozioni e le sue esperienze, di quando produsse un videogioco, che fece la storia videoludica. Il gioco è stato addirittura esposto al MoMA di New York.

TANTI AUGURI PAC-MAN!
Toru Iwatani nei panni di sé stesso, nel film "Pixels".

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